Fare peggio di così diventa impossibile. E partire dai macro-dati è sempre l’atto migliore da compiere: la classifica recita ultimo posto rivestito a quota 6 punti (in coabitazione col Cosenza), frutto di 1 vittoria, 3 pareggi e 5 sconfitte. Ma ancora: appena 6 gol fatti e ben 16 incassati su un totale di 9 incontri disputati. La crisi infinita del Frosinone è tutta racchiusa qui. Pochi ma significativi numeri, ai quali ieri si è aggiunto il pesante carico del 2-0 rimediato per mano della Reggiana.
COPIONE IMMUTATO – Anche al “Mapei Stadium” il copione è stato il medesimo. Un deserto tecnico che ormai non desta più stupore, vista la frequenza con cui tende a manifestarsi sin da inizio stagione. Temi rilevanti quali la tenuta difensiva e la scarsa prolificità in attacco sembra come se non fornissero più spunti di preoccupazione. Tutto viene meno dinanzi ad un vuoto imperante di tale portata, inclusa la forza di commentare o lasciarsi andare ad analisi globali sul piano calcistico. Perché ciò che traspare è il nulla, piano caratteriale incluso. E questo, forse, è l’aspetto che dovrebbe maggiormente impensierire. L’incapacità di reagire alle avversità, palesando minimi segnali di scossa emotiva. Il Frosinone non concede spazio a niente, quasi se fosse già rassegnato al proprio destino.
NIENTE SCOSSONI – La lunga criticità del periodo è contenuta nelle parole di Vivarini rilasciate nel post gara: “[…] Le cose sono abbastanza gravi e bisogna vedere il da farsi”. Spaesato e incredulo dinanzi ad uno scenario di queste dimensioni. Di sicuro non è l’unico e primario responsabile, ma è probabile che non abbia la forza necessaria per tirare fuori la squadra dalla tempesta. Ciò che il campo comunica non mente, né tantomeno rassicura. E nel casino più totale, è proprio il rettangolo verde che sta dando significative risposte anche alle scelte societarie. Anzi, sembra paradossale sostenerlo ma l’impressione è che la dirigenza appaia meno forte che in passato. Ad un mercato inadeguato e ad una rosa sopravvalutata nei suoi effettivi, ora ci si aggiunge il prolungarsi di mancate decisioni in termini di guida tecnica. Tutto ok, si andrà avanti con Vivarini è il messaggio che filtra. Nel frattempo, il Frosinone affonda. E la pazienza dei tifosi è agli sgoccioli.