L’arbitraggio di Cosso in Frosinone-Cosenza è stato insufficiente. Fin da subito i cosentini si sono fatti sentire, con interventi decisi su diversi calciatori. Il povero Vural, infatti, è stato spesso e volentieri cinturato e limitato, tante volte buttato giù anche a palla lontanissima. La tenuta delle magliette di Kvernadze e Ghedjemis sono state messe ” a dura prova” dai vari strattonamenti dei difensori calabresi, sempre rimasti impuniti.
Senza contare che nel secondo tempo non si è praticamente mai giocato e i soli 6 minuti di recupero sono stati un insulto all’intelligenza di chi era al Benito Stirpe ad assistere alla partita. Dal 66′ fino all’86’, infatti, si saranno giocati si e no tre o quattro minuti. Per il resto tante perdite di tempo e poco gioco. Tutto a causa di un arbitraggio troppo permissivo.
Ecco, forse sarebbe il caso di iniziare a favorire il gioco e punire severamente perdite di tempo e falli continui. Un giallo già nei primi minuti per le varie trattenute o per le continue perdite di tempo avrebbe sicuramente fatto cambiare atteggiamento ai calciatori del Cosenza e favorito lo spettacolo.
Il Cosenza aveva fame di punti e ha fatto comunque la sua partita e anche bene. Ma con un altro tipo di arbitraggio forse si sarebbe visto più calcio. Quello per cui la gente paga il biglietto.