Leandro Greco, allenatore del Frosinone, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di sabato pomeriggio contro il Cosenza.
Sui dubbi di formazione: “Guardo molto quello che sarà la partita che andremo ad affrontare e come stanno i ragazzi, non è detto che riproporrò la stessa squadra che ha giocato con il Cesena. A Jeremy gli ho dato poco spazio e mi ha fatto vedere che voleva giocare durante gli allenamenti. Ci sta che Anthony abbia una flessione, ci sono tanti discorsi su di lui ma sono sicuro che tornerà ad essere quello che conoscete”.
Sulla partita con il Cosenza: “E’ un campionato equilibrato e bisogna mantenere anche un equilibrio emotivo, di consapevolezza su quello che dobbiamo andare a fare nel tempo. La vittoria non ha cambiato il nostro modo di pensare e di approcciare al lavoro. Bisogna rimanere stabili sapendo quali sono le nostre aree di miglioramento e i nostri punti di forza. Sappiamo quali sono le difficoltà contro una squadra forte e in un ambiente complicato. La nostra costanza di atteggiamento mi sta piacendo e sicuramente andremo a centrare i nostri obiettivi”.
Su Canotto e Barcella: “Questi ragazzi quando hanno un po’ più di visibilità bisogna controllarli, è un attimo perdersi. Vale sia per i giovani che per quelli che hanno un po’ più di esperienza. Questo non è successo perché siamo stati attenti su questo aspetto. I calciatori con più esperienza ha più conoscenza di questi momenti qui e sanno come gestirli al meglio. Quando sono arrivato ho visto chi era capace di trasmettere qualcosa nel gruppo, per me non conta quante partite hai ma cosa puoi dare in campo”.
Sui benefici della vittoria: “In questo mese abbiamo lavorato su un certo tipo di approccio e di mentalità e la vittoria te li consolida un po’. Allo stesso tempo sappiamo che dobbiamo alimentare gli aspetti tecnico-tattici. La vittoria ti porta energia e serenità. Il Cosenza è una squadra che, se non fosse penalizzata, sarebbe in zona playoff e ha giocatori di grande qualità. Dobbiamo essere disposti ad andare lì e a far fatica, abbiamo molto rispetto di loro”.
Sulle difficoltà nel far giocare calciatori maturi: “Non è più difficile. Guardo quello che fanno negli allenamenti e quello che mi trasmettono. Poi chi ha più esperienza, nei vari momenti, reagisce in un modo e quelli che ne hanno meno reagiscono in un altro. Non è una mia preoccupazione, io voglio solamente tirare fuori il meglio da tutti”.
Sul gruppo: “Di esperti abbiamo Biraschi, Canotto, Garritano… poi è una squadra giovane. Da loro ci si aspetta non che risolvano i problemi di tutti ma che indichino la strada. Non significa che ogni cosa che accade è responsabilità dei vecchi”.
Su Begic: “Questa squadra ha al suo interno tante caratteristiche che ti permettono di variare e cambiare struttura sia a partita in corso che all’inizio. Begic lo puoi schierare mezz’ala ed è in grado di interpretarti il ruolo in modo diverso, non è escluso che possa partire dall’inizio”.
Sui gol che sono arrivati: “I ragazzi avevano creato i presupposti per segnare anche nella altre partite, hanno raccolto il lavoro fatto e i gol hanno portato consapevolezza nei loro mezzi”.
Sulla partita di domenica: “Secondo me domenica con il Cesena abbiamo commesso tantissimi errori, i due gol ce li siamo fatti da soli. Però il risultato sposta il giudizio della partita. Noi abbiamo avuto continuità di prestazione. La sconfitta di Cremona aveva creato dispiacere nell’ambiente ma a me no, perché ero consapevole che c’era stata continuità”.