“Comandante”. Una definizione netta che non lascia spazio a dubbi. Nel brano Mamma Cinema, i cantautori catanzaresi Gioman e Killacat definiscono in questi termini Vincenzo Vivarini. E all’ombra del Campanile l’attesa conduce ad una diffusa speranza, ossia che quell’immaginario cinema possa produrre incantevoli proiezioni con la regia del medesimo “Com“. Perché il Frosinone ha scelto Vivarini come allenatore per la prossima stagione e Vivarini ha scelto il Frosinone. Come raccontato nella giornata di ieri, i ciociari hanno iniziato a dialogare con il Catanzaro per trovare un accordo propedeutico a “liberare” l’allenatore abruzzese, legato al sodalizio giallorosso da un altro anno di contratto (con opzione di rinnovo). L’obiettivo è arrivare ad un’intesa che possa finalmente sbloccare la situazione.
CONDIVISIONE – Vivarini è sempre stato in cima ai desideri del Frosinone ed è ritenuto il profilo ideale a cui affidare la ricostruzione della squadra dopo la retrocessione in cadetteria. Propositivo in campo nel solco di un calcio moderno e offensivo, ha dimostrato di saper lavorare con i giovani valorizzandone il talento. Aspetto, quest’ultimo, non di poco conto vista la politica “green” che il club presieduto da Maurizio Stirpe condurrà anche nelle stagioni a venire. La condivisione nel percorso da compiere è totale. Un cammino ambizioso, strutturato sulla base di un programma che punta a riportare in Serie A il Leone.
ALTRE STRADE – Chiaramente, fin quando non giungerà l’ok del Catanzaro con il consequenziale nero su bianco, tutto potrebbe essere oggetto a mutazioni. Ma la strada tracciata dalle parti di viale Olimpia è ben definita e si farà di tutto per arrivare a dama. Al tempo stesso, restano sullo sfondo delle alternative parallele e Alberto Aquilani, in tal senso, rimane l’opzione principale. Nessun movimento degno di nota al momento – stando a quanto raccolto dalla redazione di CalcioFrosinone – con Paolo Bianco, il cui nome circola da giorni in orbita Frosinone e fortemente chiacchierato anche nelle ultime ore. Il quadro, dunque, si presenta in maniera chiara. Con Vivarini che, a meno di clamorosi ribaltoni, rimane il favorito per la panchina giallazzurra.
