Avanti tutta. Avanti insieme. La domanda rimasta appesa nell’aria per circa una settimana, si appresta a conoscere la sua risposta risolutiva: Guido Angelozzi resterà a Frosinone oppure andrà via? Ebbene, stando alle ultime indiscrezioni raccolte, l’attuale direttore dell’area tecnico-operativa del club giallazzurro è sempre più orientato a conservare il suo incarico all’ombra del Campanile. Conferme rispetto a quanto raccontato nei giorni scorsi, nonostante siano circolate con insistenza le voci di un imminente addio con destinazione Salerno. Sia chiaro, il pressing della Salernitana sta raggiungendo picchi di elevata consistenza: il tandem Iervolino-Milan ci proverà fino all’ultimo a portare in granata l’esperto dirigente catanese, ma gli esiti – al netto delle lusinghiere avances – non dovrebbero palesare mutazioni repentine. Anche perché Angelozzi ha davanti a sé ancora tre anni di contratto e da parte del presidente Maurizio Stirpe nulla osta totale nel proseguire il rapporto. C’è da riportare in alto il Leone dopo la cocente retrocessione in B. La mission aziendale sarà questa e, con ogni probabilità, nei prossimi giorni andrà in scena un confronto interno con cui definire obiettivi e modalità operative per la prossima stagione. Si entrerà nel vivo, in sostanza, col mantenimento dei medesimi asset strategici. Gli stessi che orienteranno la scelta dell’allenatore. L’aria, a meno di clamorosi ribaltoni, è d’intesa.
DIFRA – “Il successo non viene solo con la vittoria, ma anche dal desiderio di vincere“, sosteneva Nietzsche. D’altronde, le più belle vittorie spesso nascono dalle grandi sconfitte. Desiderio, voglia di rivalsa. Ora, non sappiamo se il Frosinone stia prendendo spunto da questa frase per stilare la sua tabella programmatica, ma di sicuro nelle idee coltivate c’è tanta voglia di ricominciare al top. Ed anche da Eusebio Di Francesco: è questa la novità più importante emersa nelle ultime ore, a testimonianza di quanto dalle parti di viale Olimpia si stiano già gettando le basi in vista del futuro. Quello che vedrà i ciociari protagonisti nel campionato cadetto, dopo la discesa in cadetteria maturata all’ultima giornata otto giorni fa. E chissà se proprio nel dolente epilogo del “Benito Stirpe“, culminato con le amare lacrime versate al triplice fischio della sfida con l’Udinese dal mister abruzzese, sia scattata in seno alla società la scintilla per garantire continuità al percorso intrapreso senza variazioni tecniche. Oltre i risultati, oltre la dura legge del gol. Avanti a testa alta, nel percorso, con idee chiare.
MOSSE – L’allenatore ex Roma ha la possibilità concreta di continuare l’avventura in giallazzurro e si è preso un breve periodo di riflessione affinché possa adottare la miglior decisione per il proprio futuro. Ricominciare dopo un finale del genere, del resto, rappresenterebbe una grande e immediata opportunità di rilancio personale. A patto che tutte le ferite vengano ben curate. Insomma, non bisogna lasciare nulla in sospeso: chi avrà il privilegio di condurre il Frosinone, dovrà farlo con convinzione e fame. A cominciare da DiFra. Solo in caso di risposta negativa da parte di quest’ultimo, i giallazzurri si proietterebbero alla ricerca di profili alternativi nel solco del solito identikit tecnico-tattico. Far nomi sarebbe prematuro, però la settimana che si appresta a cominciare potrebbe ritagliarsi la sua incisività nella definizione completa del quadro. In attesa di lunedì 24 giugno, giorno in cui il patron Stirpe parlerà in conferenza stampa ed entrerà nel dettaglio dell’imminente navigazione frusinate. Nel frattempo, al di sotto della superficie qualcosa di rilevante si sta muovendo.