“Have fun and smile”, divertitevi e sorridete. Sono queste le parole che Di Francesco ha detto ai tre ragazzi che non parlano italiano (Reinier, Ibrahimovic e Cuni) prima di scendere in campo contro l’Empoli. E l’allenatore del Frosinone è stato preso alla lettera. Sì perché lunedì sera allo “Stirpe” di sorrisi ce ne sono stati parecchi e il primo è stato proprio quello di DiFra, che per sua stessa ammissione si sta “divertendo tantissimo” alla guida dei giallazzurri.
Il successo contro gli azzurri di Andreazzoli è la risposta che serviva dopo la rimonta shock subìta a Cagliari. Certo, di mezzo c’è stata la vittoria in Coppa Italia a Torino, ma tornare a vincere in campionato davanti ai propri tifosi ha un altro sapore. Il margine di 7 punti dal terzultimo posto consentirà a Mazzitelli e compagni di andare ad affrontare l’Inter a “San Siro” con la mente sgombra da ogni pressione. A prevalere, conoscendo questi ragazzi, sarà la voglia di continuare a stupire.
Senza paura, con la sfrontatezza e quel pizzico di follia che solo i giovani ti sanno dare. Ragazzi giovanissimi – l’età media dell’11 iniziale contro l’Empoli era di 22,9 anni – che sono diventati un gruppo, una squadra vera. “I giovani sono come dei figli per me e vanno presi nel modo giusto, carota e bastone”, ha dichiarato Di Francesco. Calciatori che si divertono e fanno divertire. “Sentivo i tifosi gioire per ogni nostra giocata, questa per me è un’altra grande soddisfazione”.
Al di là dei fondamentali 3 punti conquistati, i giallazzurri sono sembrati più maturi anche grazie allo “schiaffo” preso domenica scorsa in Sardegna. E poi c’è una cosa che è sotto gli occhi di tutti ma che spesso non viene sottolineata come se fosse la normalità: il Frosinone è bello da vedere. Una squadra con un’identità ben definita e che ha un’idea di gioco chiara. Il tutto impreziosito da alcuni calciatori che a livello qualitativo non hanno nulla da invidiare alle big del campionato.
La festa sotto la “Nord” al termine della partita è uno spettacolo. Turati con il megafono che lancia i cori e getta i compagni nel mischione, Reinier che alza un microfono ambientale da terra come se fosse una coppa. In generale tanti sorrisi, pronti per un altro giro di giostra nel parco giochi a tinte giallazzurre.