Il tecnico del Frosinone Eusebio Di Francesco si è concesso ad una lunga e bella intervista al Corriere Dello Sport. Il tecnico abruzzese ha parlato del caso calcioscommesse da padre e allenatore.
“E’ una faccenda seria, sociale: i calciatori sono uomini, innanzitutto. Quanto a Federico, gli ho sempre ricordato che ha avuto una grande fortuna a giocare a calcio. E’ un’occasione che non si può sprecare. Il risultato è che lui non sa nemmeno giocare a carte e preferisce leggere, cosa che mi rende molto felice. Ma bisogna anche fare un distinguo: non c’è niente di male ad andare al casinò una volta ogni tanto. L’ho fatto anche io. Il pericolo è additare i ragazzi, dei professionisti, di una colpa che non hanno. Quindi stiamo attenti. Il problema è la ludopatia, non la partita a poker con gli amici.
Ho mai incontrato un mio calciatore che giocava? No. Almeno non ho mai avuto certezze in merito. Però un giorno feci un discorso nello spogliatoio perchè mi erano arrivate delle voci. Urlai che se la partita fosse finita come si diceva in giro, avrei denunciato tutti. Invece è andata diversamente. E’ stata la prima e unica volta in cui sono stato contento di aver perso”.