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Frosinone, che affare Di Francesco: un punto ogni 83mila euro investiti

Il sito  Time2play ha realizzato la classifica del miglior rapporto qualità-prezzo degli allenatori in Serie A

Il sito  Time2play ha realizzato la classifica del miglior rapporto qualità-prezzo degli allenatori in Serie A, mettendo in relazione il monte ingaggi con i punti in classifica ottenuti dalla squadra. Il tecnico del Frosinone, Eusebio Di Francesco è al terzo posto come rapporto stipendio-punti guadagnati.
Le differenze retributive in Serie A – si legge su Time2play-  sono notevoli : si passa dai 7 milioni di euro all’anno di Allegri (Juventus) e Mourinho (Roma) ai 500 mila di D’Aversa (Lecce) e Gilardino (Genoa). Nel mezzo ci sono Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, che con uno stipendio di 5,5 milioni di euro netti è il terzo allenatore meglio retribuito della Serie A.
Giù dal podio, Stefano Pioli (Milan, 4 mln), e a seguire, a pari merito, Maurizio Sarri (Lazio), Luciano Spalletti (Napoli) e Gian Piero Gasperini (Atalanta): per loro la retribuzione si attesta sui 3 milioni all’anno. Mister Motta al Bologna e Juric al Torino guadagnano 2 milioni, poco meno Vincenzo Italiano alla Fiorentina (1,7 mln), Claudio Ranieri al Cagliari (1,5 mln) e Paulo Sousa alla Salernitana (1,2 mln). Cifra tonda, 1 milione, per Dionisi (Sassuolo), Baroni (Verona) e Palladino (Monza).
Solo per 5 allenatori l’ingaggio è inferiore al milione di euro: Andrea Sottil, guida tecnica dell’Udinese, percepisce ‘solo’ 750 mila euro per un contratto annuale. Stessa cifra per Eusebio Di Francesco al Frosinone. L’Empoli per Mister Andreazzoli spende 600 mila euro. A chiudere la classifica ci sono le panchine di Genoa e Lecce: Alberto Gilardino e Roberto D’Aversa si fermano al mezzo milione.

D’Aversa è il miglior investimento per le panchine in Serie A, finora il Lecce ha pagato poco più di 45mila euro per ogni punto in classifica

E’ del Lecce il miglior investimento tra le 20 panchine di questa Serie A 2023/24. Gli 11 punti in classifica dei giallorossi, frutto di un avvio di stagione da favola, sono costati finora alla società soltanto 45.500 euro. Roberto D’Aversa, nato a Stoccarda e residente a Pescara, ha avuto un ottimo debutto sulla panchina dei salentini e ha saputo da subito trasmettere alla squadra la sua mentalità vincente. Il tecnico ha una grande voglia di riscatto e forse questa è stata la sua fonte di motivazione migliore. D’altronde è lui che a Parma ha compiuto il miracolo, portando il club emiliano dalla C alla A in 2 anni. Si tratta di un allenatore che gode di grande credibilità e la società giallorossa ha voluto investire su di lui. E ha fatto bene, considerati gli importanti successi che sono valsi al tecnico il primo premio di ‘Coach Of The Month’ di questo campionato.

Gilardino, l’artefice del ritorno in Serie A per il Genoa: per ogni punto sono stati spesi 62mila euro

Alberto Gilardino è il secondo allenatore con il miglior rapporto qualità-prezzo. 8 i punti in classifica per il suo Genoa e, con un ingaggio che non supera i 500 mila euro all’anno, fa spendere al Grifone soltanto 62.500 euro per ogni punto guadagnato. Subentrato la scorsa stagione al posto di Blessin, è l’artefice di un’avventura straordinaria che ha permesso alla squadra di tornare in A dopo un solo anno in cadetteria. E considerate le condizioni in cui l’aveva ereditato, si tratta di una promozione che somiglia a un’impresa. L’ex bomber di Biella, infatti, è riuscito in poco tempo a trasmettere la sua visione di gioco e questa è stata la chiave di volta che ha riportato i rossoblu nel massimo campionato.

9 i punti in classifica per Di Francesco, il costo unitario per i ciociari è di 83mila euro

Sul terzo posto del podio, Eusebio Di Francesco. Il tecnico abruzzese in Serie A ha già allenato il Lecce, il Sassuolo, la Roma, la Sampdoria, il Cagliari e il Verona. Nel primo anno sulla panchina dei giallorossi ha condotto la squadra alla doppia semifinale di Champions e in campionato è stato l’artefice del piazzamento al terzo posto. Al Frosinone arriva a luglio e per lui l’ingaggio è di 750 mila euro all’anno. L’obiettivo è la salvezza e con i 9 punti conquistati finora il suo rapporto qualità-prezzo non è niente male: i ciociari finora hanno speso poco più di 83 mila euro per il piazzamento a metà classifica.
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