Reinier, nuovo acquisto del Frosinone arrivato in prestito secco dal Real Madrid, giovedì mattina è intervenuto nella conferenza stampa di presentazione allo Stadio Benito Stirpe. Il trequartista brasiliano classe 2002 si è presentato ai nuovi tifosi.
“Sono molto felice di essere qui, ho perso questa decisione insieme a mio padre. E’ una squadra molto giovane, all’allenatore piace giocare al calcio. Voglio essere felice e conoscere questo nuovo calcio: l’accoglienza è stata fantastica, ora voglio lavorare per fare bene”.
Sul suo percorso: “Sono arrivato in Spagna con Rodrygo e Vinicius, che sono due grandi amici oltre che due grandi calciatori che seguo per imparare qualcosa. Anche Vini ha avuto qualche problema come me, ora sto lavorando in silenzio a testa bassa. In tanti parlano perché arrivo dal Real Madrid, ma sto lavorando con molta umiltà. Sono convinto che tutti mi aiuteranno a esprimermi al meglio”.
Su Di Francesco e la squadra: “Ho avuto un’ottima impressione. Il mister ama il contatto con la palla e mi sento in linea con questo. La squadra è molto rapida e veloce, questi cinque giorni di allenamento mi sono serviti per conoscere i compagni: stiamo preparando il match contro il Sassuolo”.
Sul ruolo preferito: “Preferisco giocare a centrocampo, è la posizione che preferisco. Ma posso giocare anche a destra, sinistra o addirittura come numero 9. Ribadisco che sono qui per aiutare, a prescindere da cosa mi piace fare darò il massimo per dare una mano alla mia squadra”.
Su Ancelotti: “Quando sono arrivato in Italia una delle prime cose che ho saputo è che Ancelotti aveva parlato di me. Sono molto felice di questo perché è un grande allenatore ed è un onore perché il Real Madrid è il club più importante del mondo”.
Sulla scelta del numero 12: “Di solito scelgo la 19, che è il mio numero preferito e la mia data di nascita. Ma non c’era molta scelta quindi ho preso il 12 perché è il numero di mia sorella e quello di Falcao, giocatore di calcio a 5 brasiliano”.
Sul perché Frosinone: “Quando mi è arrivata l’offerta ho sentito Kaio Jorge, con cui siamo molto amici e che era già arrivato. Ho cercato di sapere qualcosa in più perché onestamente non conoscevo Frosinone, sapevo solo che è vicino Roma. Tutti i feedback che ho ricevuto, però, sono stati positivi. Anche in Brasile se ne è parlato molto e sono stati tutti contenti della mia scelta di venire qui”.
Sulle prime impressioni: “Sono arrivato con la stessa umiltà con la quale ero arrivato a Madrid. Impressioni molto positive: mi è piaciuto il centro di allenamenti ma soprattutto le persone. Ho ricevuto un’accoglienza molto calorosa e sono felice del trattamento che mi è stato riservato”.
Sulle sue condizioni: “Nei primi giorni non ho lavorato in gruppo perché, secondo lo staff, dovevo rimettermi bene in condizione e avevano ragione. Ieri però ho lavorato con il gruppo: mi sento bene e sono pronto per aiutare la squadra già dalla prossima partita”.