Al termine del calciomercato il direttore dell’Area Tecnica del Frosinone Calcio Guido Angelozzi è intervenuto in conferenza stampa per commentare la sessione di mercato appena conclusa.
“Mi sto ancora riprendendo dal mercato. Voglio ringraziare il nostro presidente che ci ha dato la possibilità di svolgere questo tipo di lavoro, lo ringrazio ancora perché sicuramente sono andato anche fuori budget. Però il presidente quando ha capito che si potevano fare determinate operazioni mi ha detto di andare avanti. Volevo ringraziare anche tutti i miei collaboratori, senza i quali non sarebbe stato possibile nulla di tutto ciò”.
Sulle uscite: “L’operazione più importante è stata quella di Boloca, perché c’erano tante difficoltà in partenza ed eravamo tutti pessimisti. Siamo stati costretti, per iniziare questo percorso, di privarci di un giocatore forte come Boloca. Abbiamo fatto questa operazione con Boloca che ci ha permesso di ripartire: c’è stata una plusvalenza importante e sono arrivati due calciatori forti che avevano fatto al Serie A come Marchizza e Harroui. Da lì abbiamo ritrovato coraggio e autostima e siamo ripartiti”.
La trattativa con la Juve: “Non è stata facile. Abbiamo seguito questi giocatori per un mese, poi grazie ai rapporti creati con agenti e procuratori, sono venuti da noi. C’erano anche altre squadre. La fortuna per Soulé e Kaio Jorge è stato aver preso prima Barrenechea, che ha chiamato i compagni di squadra e ha parlato benissimo di Frosinone. Anche con la Juventus abbiamo rapporti buonissimi, anche extracalcistici, che aiutano molto durante il mercato. Aiuta anche il progetto che abbiamo messo in campo, con le società grandi che ci danno fiducia e credono in quello che stiamo facendo”.
Sul lavoro svolto: “Non sono mai soddisfatto. Abbiamo cercato in tutti i modi di prendere Ferrari, il ragazzo voleva venire ma all’ultimo momento il Sassuolo l’ha tolto dal mercato. Volevamo prendere un altro difensore che andasse a coprire l’assenza di Kalaj. Il difensore scelto da me, sono sincero, era un altro: era un georgiano che ha preso il Torino nelle ultime ore di mercato (Sazonov), lo volevamo comprare a titolo definitivo e avevo lasciato da parte una somma importante per lui. L’ultimo giorno avevamo chiuso per Katic, poi ci sono stati disguidi con la società (lo Zurigo), mi sono incazzato e non l’ho preso più per mia decisione. Praticamente avevamo chiuso l’accordo con il club svizzero che ha cambiato 3 volte i termini al rialzo, a me non piace quando mi vogliono ricattare e prendere per il collo. Non mi piace farmi minacciare e farmi prendere in giro, ho detto basta e non l’abbiamo preso. Un difensore sul mercato svincolati? Se c’è l’occasione la società non si tirerà indietro“.
Sulle aspettative: “La Serie A è un altro sport, mi aspetto di raggiungere la salvezza con l’aiuto di tutti. Non mi interessa il giocatore che farà la differenza. Dopo due retrocessioni nei precedenti, salvarsi sarebbe un sogno per tutti quanti. Il giocatore che oggi sta emozionando tutti è Gelli, che lo scorso anno a gennaio lo prendemmo che era fuori rosa all’Albinoleffe: questa è la cosa che ci inorgoglisce di più“.