Uno dei pezzi pregiati arrivati dal calciomercato in casa Frosinone è sicuramente Pol Lirola. Il terzino ex Sassuolo e Fiorentina si è presentato poco fa a stampa e tifosi.
Ruolo: “Non ho un ruolo preferito tra esterno a cinque e un terzino a destra. Le mie caratteristiche sono quelle di spingere molto in attacco. Vengo in un campionato che conosco, ho fatto cinque stagioni in Serie A. Da inizio estate ho detto al mio procuratore che volevo tornare in Italia. Posso giocare sia a destra che a sinistra. Con Fiorentina e Sassuolo ho già giocato sull’out mancino”.
La scelta di Frosinone: “È uscita questa opportunità e ho accettato subito, non c’ho pensato troppo. Conosco il direttore e il mister dai tempi del Sassuolo. Sono stato allo stadio con l’Atalanta e ho visto davvero una buona partita, ma ne mancano ancora 36. Se giochiamo sempre così ci divertiremo. Dalla mia prima stagione di Serie A il livello si è alzato tanto. Una piccola può battere una big, si è visto già con il Genoa che ha battuto la Lazio o noi l’Atalanta. Non è scontata nessuna partita. Ho fiducia che possiamo fare bene.
Tempo libero? Sono fidanzato da un anno, mi piace passare il tempo con la mia ragazza e la mia famiglia. Ho anche due cani piccoli a casa a cui sono molto affezionato.
Il gruppo: “Posso fare la Serie A, l’ho già fatta quindi conosco bene la categoria. Devo stare tranquillo e allenarmi bene. Le cose verranno da sole. Ho conosciuto già i ragazzi, sono tutti bravi. Mi aspetto di fare un anno davvero positivo. Penso che rispetto all’ultima esperienza in massima serie, Il Frosinone è più pronto per affrontare la Serie A. Lo so che in squadra sono tra i più esperti. Sento che posso aiutare tanto i miei compagni più giovani. Mi sto integrando velocemente e più passano i giorni e più mi sento parte del gruppo”.
Scaramanzia e tempo libero: “Entro sempre in partita con due passi del piede destro. La sera prima della partita mangio sempre le stesse cose. Mi piace guardare il tennis”.
Le differenze tra Italia e Spagna: “Come metodo di lavoro in Spagna è abbastanza diverso dall’Italia. Qua ci sono molti più lavori senza la palla e fisici. A me piace di più come si lavora qua anche perché a livello fisico stai meglio”.
Il messaggio: “Ai tifosi dico di stare sempre vicino a noi, ci saranno momenti difficili. Ma l’apporto del pubblico sarà fondamentale, sempre”.