Le parole del direttore giallazzurro nella conferenza di presentazione di Brescianini e Cuni
Guido Angelozzi, direttore dell’Area Tecnica del Frosinone Calcio, è intervenuto nella conferenza stampa di presentazione di Marvin Cuni e Marco Brescianini. Queste le parole del direttore giallazzurro.
Su Caso e Borrelli: “Caso ha tante richieste, io ascolto tutti. Non sono un dirigente di Inter o Milan che può dire che il giocatore X o Y è fuori dal mercato. Quando c’è il mercato tutti possono restare o andare via, si debbono chiaramente incastrare delle combinazioni. Caso è un giocatore importante. Al momento non abbiamo avuto un’offerta concreta che lo riguardi. E Caso è del Frosinone”.
Su Canotto: “Dovrebbe tornare a noi quando la Federazione darà il rompete le righe ma il Frosinone in questo caso specifico ha avuto ha avuto un danno economico perché erano stati fatti prestito e riscatto onerosi. A febbraio scorso è scattato l’obbligo ma non è stato coperto dal punto di vista finanziario. Ora ci ritroviamo un giocatore con il contratto e senza i soldi pattuiti con il suo club”.
Sul mercato arabo: “Gli arabi stanno condizionando sicuramente il mercato e non solo quello italiano. Ci dobbiamo adattare. Cinque o sei anni fa ci fu l’azione sulla falsariga da parte del mercato cinese. Ma noi continueremo sulla nostra strada, quella di un calcio sostenibile come ha dichiarato il presidente Stirpe. Non dobbiamo fare guai dal punto di vista economico, è giusto che la Proprietà resti in piena sicurezza. Noi siamo piccoli e dobbiamo cercare di proseguire nel solco delle operazioni alla nostra altezza. Se andate a vedere tutte le Società in Europa e quindi anche in Italia sono indebitate, noi non ci dobbiamo mai allontanare da quel percorso indicato”.
Su Grosso senza squadra: “Lo saluto con affetto ma la scelta l’ha fatta lui. Aveva la squadra, ha preferito stare fermo. Stamattina ci siamo anche messaggiati. E’ un amico del Frosinone e un amico personale. Sono cose che capitano nel calcio. E’ successo a lui ed anche a Spalletti che ha vinto uno scudetto, ad esempio. Quando ho preso Cuni, vi dico, mi ha fatto i complimenti perché durante la stagione ne avevamo parlato del ragazzo”.
Sui ruoli che servono: “Quasi tutti i ruoli. Più importanti sono il difensore centrale, ne abbiamo solo due perché Monterisi è adattato. E meno male che il mister ha avuto l’intuizione di Romagnoli. Ne dovremo prendere due, perché Szyminski è in uscita e Kalaj ha un problemino fisico e ci vorrà un po’ di tempo per guarire”.
Su Logan Costa e Defrel: “Costa lo abbiamo seguito come tanti altri. Ci sono giocatori che si possono prendere ed altri meno. Abbiamo fatto una proposta alla sua società ma la cifra richiesta è fuori mercato e non solo per il Frosinone. Defrel mai trattato, non può arrivare nel nostro calcio sostenibile. Lo presi dal Cesena a 7 milioni, poi venne ceduto alla Roma di Di Francesco a 21 milioni, il Sassuolo lo ha poi ingaggiato due anni dopo a 12-13 milioni: fate il conto di quanti soldi ha guadagnato. Dobbiamo vivere nella nostra realtà. L’unica cosa possibile è che il Sassuolo ce lo paghi e lo faccia giocare con noi”.
Sul portiere di riserva: “Abbiamo due o tre nomi in ballo: Cerofolini, Fiorillo ed altri”.