L’attaccante nella passata stagione si è diviso tra le maglie di Pescara e Pistoiese, mettendo insieme 23 presenze e 3 gol
Un altro giovane ma con una interessante esperienza già alle spalle: nella speciale faretra di mister Fabio Grosso entra l’attaccante esterno-prima punta classe 2000 Milos Bocic proveniente dal Pescara, nazionalità serba, nato a Belgrado. Di lui gli addetti ai lavori dicono che abbia movenze di Lavezzi (a Pescara lo hanno soprannominato El Pocho) ma il suo più grande idolo è Cristiano Ronaldo. E lui stesso in una intervista appena arrivato alla Pro Sesto fu chiarissimo a spiegare le sue caratteristiche: “Sono un esterno offensivo, mi piace sfidare l’avversario nell’uno contro uno, saltarli e fare assist per i miei compagni”. Stranamente però impiegato sia nel Pescara che nella Pistoiese da prima punta.
Ma riavvolgiamo il nastro al 2000. A Belgrado, dopo la nascita, il Milos neo giallazzurro è stato appena 8 mesi e poi per colpa di una delle tante guerre che hanno sconquassato l’est Europa, papà e mamma sono partiti con lui in direzione Italia. Precisamente a Martignacco, profondo Friuli, provincia di Udine. E proprio con la squadra del paese il piccolo Milos ha iniziato a dare i primi calci ad un pallone prima di essere adocchiato e tesserato dall’Udinese.
Con la maglia bianconera Under 17 e poi la Primavera fino alla stagione 2018-’19. Arriva il Pescara che lo acquista dal club friulano e lo inserisce nella squadra Primavera (stagione 2019-’20) ma il ragazzo si fa subito largo in prima squadra, 14 presenze e 1 rete (al Cosenza nel febbraio 2020) per lui e la salvezza conquistata nella doppia finale con il Perugia. La stagione successiva parte con il Pescara e a gennaio va a fare esperienza in Lega Pro con la Pro Sesto, alla fine del torneo mette insieme 17 presenze totali e 1 gol.
E arriviamo alla stagione scorsa. La seconda metà Bocic l’ha disputata con la maglia della Pistoiese, in Lega Pro. Con i toscani ha messo a segno 3 reti in 13 gare di campionato alle quali si sono sommate le 2 di playout (toscani salvi nel doppio confronto con l’Imolese) mentre nella prima metà della stagione con i biancazzurri abruzzesi aveva collezionato 8 presenze. Ora questa avventura nel Frosinone. Dove mister Grosso potrà dare libero sfogo alle qualità tecniche del giocatore serbo, mettendolo nelle migliori condizioni. Prosegue quindi in maniera spedita l’opera di maquillage del reparto offensivo da parte del direttore Angelozzi che raccoglie il prezioso lavoro dei suoi più stretti collaboratori.
Articolo Frosinone Calcio